Francesco Piro, Manuale di educazione al pensiero critico. Comprendere e argomentare, prefazione di Tullio De Mauro
DOI:
https://doi.org/10.7433/s100.2016.14Abstract
“Il nostro impegno consiste nel portare la scuola del Novecento in questo secolo. Ciò significa saper innovare contenuti e metodi senza stravolgere un modello educativo che funziona e che ha prodotto eccellenze nei secoli, da Galileo a Fabiola Gianotti. Perciò non intendiamo sostituire il modello knowledge-based su cui si fonda la scuola italiana con il modello skill-based più tipico del mondo anglosassone. Il nostro obiettivo è di sviluppare nuove competenze e nuove abilità pratiche, sulla base di una solida conoscenza teorica”.
Così afferma il Ministro Stefania Giannini in una intervista di Armando Massarenti pubblicata il 22 febbraio 2015 su “Il Sole 24 ore”.
Con tatto e al tempo stesso con ferma decisione, Giannini pone una questione di fondo per lo sviluppo economico e culturale del nostro Sistema-Paese: se è vero che l’educazione scolastica (e universitaria) in Italia è basata sulla trasmissione di conoscenze, è altresì fondamentale riconoscere come questa non basta più, da sola, per formare le risorse umane oggi necessarie a sostenere nel lungo periodo la competitività delle aziende e, più in generale, di tutte quelle organizzazioni (Istituzioni, Terzo settore etc.), dove prendono corpo i processi di creazione di valore. Ciò che urge sempre di più, in un mercato del lavoro dove la flessibilità è metodo, è un personale dotato di competenze trasversali, ovvero di competenze che hanno una base metacognitiva, più che cognitiva. ....